HANNO UCCISO IL PICCOLO TOMMASO !!
Tutta la popolazione italiana è rimasta impietrita ieri 1 Aprile 2006 quando ha sentito quanto era capitato al piccolo Tommaso Onofri. Nessuno poteva immaginare che il rapitore Sig.Alessi e il suo complice Sig.Raimondi avessero ucciso il piccolo dopo averlo rapito con l'assurda motivazione "perchè piangeva".
Molte sono le considerazioni che lo scrivente vorrebbe presentare in questo documento ma vi inserirà solo le più importanti.
Innanzitutto si constata che un altro delinquente, che già nel 2000 aveva compiuto un sequestro di persona e uno stupro, si trovava in libertà (senza alcun controllo), con la conseguenza che ha compiuto un crimine ancor più grave di quelli precedenti. Se la sentenza della Cassazione,CHE DEVE CONFERMARE I SEI ANNI DI CARCERE PER ALESSI e che si aspetta da parecchio tempo, fosse arrivata un mese fa, oggi non ci troveremmo a parlare di questo assurdo delitto. Un qualcosa di simile è capitato, pochi mesi fa, con il mostro del Circeo, che liberato per "buona condotta" uccise subito dopo madre e figlia.
La Giustizia Italiana deve essere molto più severa con questi mostri che con un povero disgraziato che, talvolta, incorre in pene più severe per aver commesso un reato di poco conto.
Per un delitto così efferato necessità una pena esemplare, la minima potrebbe essere quella dell'ergastolo.
Ha profondamente colpito il lurido comportamento dell'assassino Alessi che, con un comportamento di una persona "commossa", dichiarava nei giorni scorsi ad un giornalista che non aveva niente da spartire con il rapimento, che non avrebbe mai fatto del male ad un essere così piccolo, e che faceva un appello ai rapitori per la "liberazione" di Tommaso.
Lo scrivente è dell'avviso che, se non sarà messo in una cella di isolamento, potrà subire grosse minacce dagli altri detenuti che, in molte occasioni, si sono in questi giorni scagliati verbalmente contro i rapitori.
Il sottoscritto ha anche partecipato al forum creato per la liberazione di Tommaso, dove ha scritto alcuni spot e spiegando il suo punto di vista per l'accaduto, ma mai ha sospettato in un epilogo così spaventoso. Ha potuto notare che erano moltissime le persone che lasciavano loro scritte sempre per il bene del piccolo.
Ai Parmensi si chiede di essere in questi giorni molto vicini alla famiglia che sono sicuramente straziati e per l'attesa e per il tragico epilogo.
Per il piccolo Tommy inviamo un grandissimo bacio convinti che si trova tra gli Angeli e possa sempre proteggere la sua famiglia.
Il presente documento è stato inviato oggi 2 Aprile al Ministro della Giustizia Castelli e al Presidente della Repubblica Italiana ; Inoltre è stato inserito nel Forum di Tommaso.
ULTIMISSIME DI OGGI 4 APRILE :
Tommaso: Castelli dispone accertamenti
Il guardasigilli ha affidato agli
ispettori il compito di chiarire i motivi per cui Alessi fosse
sottoposto solo a obbligo dimora
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ROMA
- Il ministro della giustizia, Roberto Castelli, ha disposto
accertamenti sul caso di Mario Alessi, il muratore siciliano,
accusato del sequestro e dell'omicidio del piccolo Tommaso
Onofri. Il guardasigilli ha affidato agli ispettori ministeriali
il compito di chiarire i motivi per i quali il manovale,
condannato in primo grado e in appello per violenza sessuale
fosse stato soltanto sottoposto a obbligo di dimora. Al momento
del sequestro di Tommaso Onofri, Mario Alessi era sottoposto
alla misura cautelare dell'obbligo di dimora che, oltre ad
imporgli la residenza in Emilia Romagna, gli vietava di
allontanarsi dalla sua abitazione dalle 22 alle 5 di ogni
giorno. Le forze dell'ordine, dunque, avrebbero potuto
controllare i suoi movimenti, in particolare nelle ore notturne.
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Segue un documento estratto dal Corriere della Sera on-line di ieri 1 Aprile.
Il Responsabile del Sito.
Individuato il cadavere del bambino.
Fu portato via in scooter
Alessi confessa: «Tommaso è stato
ucciso»
«Soppresso perché piangeva». Fermati
anche la moglie Antonella e Salvatore Raimondi, l'uomo
dell'impronta sullo scotch
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MOVENTE: I SOLDI DELLE POSTE - La ricostruzione
della vicenda racconta un sequestro anomalo, come è stato
definito fin dall'inizio. Un rapimento eseguito da una banda di
balordi, a cui la situazione è sfuggita subito di mano,
conducendo a un epilogo tragico. Tommaso, rapito il 2 marzo a
Casalbaroncolo, alle porte di Parma, sarebbe infatti morto poco
dopo il rapimento. Doveva essere un sequestro-lampo: come
contropartita, nel piano dei banditi, i soldi che il padre del
bambino avrebbe dovuto prelevare dall'ufficio postale che
dirigeva. Agghiacciante la motivazione data da Alessi per
l'omicidio: Tommaso è stato ucciso «perché piangeva».
PANICO - I rapitori sarebbero fuggiti in
scooter portando con loro il piccolo Tommaso. Erano ancora nelle
vicinanze della cascina quando furono messi in allarme da un
lampeggiante, cadendo dal motociclo. Tommaso cominciò a
piangere. Presi dal panico, in quel momento, i rapitori decisero
di sopprimere il piccolo. Probabilmente con un colpo di badile
in testa. I resti del bimbo presenterebbero infatti segni di un
forte colpo contundente sulla faccia.
BLITZ - Si è conclusa dunque nel modo peggiore
una giornata di svolta nelle indagini, iniziata con un blitz
nella notte alla ricerca di Tommy. Quaranta
persone erano state condotte al Comandodei carabinieri di
Parma dove si sono svolti una serie di interrogatori condotti
dal pm
Pietro Errede.
Tre le persone sottoposte a fermo di polizia giudiziaria a metà
pomerigio per il reato di sequestro di persona: Mario Alessi, il
muratore indagato, la moglie Antonella Conserva e Salvatore
Raimondi. È di Raimondi, anch'egli di origini siciliane,
l'impronta digitale lasciata dai rapitori sullo scotch
utilizzato per legare la sera del 2 marzo Paolo e Paola Onofri,
e il fratello di Tommaso, Sebastiano. Antonella Conserva,
portata in carcere a Parma, avrebbe dovuto occuparsi del piccolo
Tommaso, accudendo il bimbo e dando il cambio a Raimondi. Era a
conoscenza dei piani dei complici.
01 aprile 2006
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