PROSSIMA CATASTROFE AMBIENTALE

26/11/2008 - UN DOSSIER SULLO STATO DEL MONDO
La catastrofe prossima ventura secondo il Wwf
il tracollo del pianeta e la crisi economica nell'ennesimo sos
Cambiamenti climatici sempre più veloci; milioni di persone colpite ogni anno; impatto sull’economia e sull’energia: «Global deal per un mondo a carbonio zero», il dossier del Wwf sullo stato del mondo, non è una di quelle letture consigliate per rilassarsi la sera.
Sarà vero? Sarà falso? Gli allarmi ormai sono all'ordine del giorno: ogni gelata preannuncia l'inverno più freddo del millennio e ogni giornata di sole fa gridare che il pianeta va a fuoco.
Però, gli abitanti delle Maldive stanno preparando il trasloco e le grandi potenze si stanno già disputando i nuovi passaggi lasciati liberi dai ghiacci dell'Artico e organizzando la divisione delle risorse sototmarine.
In effetti, secondo gli esperti del Wwf, l'oceano artico sta perdendo la sua copertura di ghiacci estiva con circa 30 anni di anticipo; le coste della penisola antartica stanno perdendo ghiaccio più velocemente e stanno contribuendo in misura maggiore all’innalzamento del livello del mare; dal 1990, il livello globale del mare si sta innalzando di una volta e mezzo più velocemente di quanto previsto. Inoltre si registra un incremento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera a 383 parti per milione nel 2007, cioè il 37% al di sopra della concentrazione esistente all’inizio della Rivoluzione industriale (nel 1750 era di 280 ppm).

L'impatto di tutto questo sul pianeta viene quantificato in 262 milioni di persone colpite annualmente nel periodo 2000-2004; un miliardo e 800 milioni di persone colpite da scarsità d’acqua entro il 2025; 50 milioni di persone costrette a diventare rifugiati ambientali nei prossimi anni; 330 milioni di persone esposte in misura crescente alle alluvioni nelle zone costiere, lungo i bacini dei fiumi e nelle piccole isole; 180 milioni di persone già colpite da scarsità di cibo e malnutrizione, e 600 milioni di persone in previsione entro il 2080.

Se ppi passiamo all'economia, in questi giorni alla ribalta, il quadro è deoslante anche senza tenere d'occhio i listini della Borsa: 1 miliardo e 300 milioni di persone nel mondo guadagnano troppo poco per uscire dalla soglia di povertà di due dollari al giorno; 190 milioni i disoccupati al livello globale; nei prossimi 10 anni oltre 500 milioni di persone saranno in cerca di occupazione; 5 miliardi e 300 milioni di persone non hanno accesso ad alcuna forma di copertura di sicurezza sociale; 1 miliardo e 600 milioni di persone non hanno accesso all'energia elettrica  (quasi 1 persona su 4); 1 miliardo di persone vivono in abitazioni povere e prive di servizi essenziali quali l’acqua pulita e i servizi sanitari;.

Il rapporto si focalizza anche sull'energia e sul problema nazionale. L'Italia, si dice, ha immense potenzialità nel fotovoltaico. Usando lo 0,5 della superficie italiana (equivalente ai tetti esistenti) per installare pannelli fotovoltaici potremmo produrre, con la tecnologia attuale, circa 200 TWh l’anno, equivalente ai 2/3 del fabbisogno elettrico del paese. Sviluppo del Conto energia e altri sistemi di incentivazione potrebbero superare gli elevati costi di produzione; l’80% del mercato del solare termico è rappresentato da Germania, Grecia e Austria. La Germania ha 8.500.000 metri quadri di pannelli installati. In Italia appena 1.160.000 metri quadri; attualmente gli usi termici, che costituiscono complessivamente il 92% di tutti gli usi finali domestici ed il 54,2 % dei consumi totali, vengono soddisfatti da fonti di energia non rinnovabile (gasolio e metano).