Dal  Corriere  della Sera

Tumore al polmone: Milano città a rischio

Nel capoluogo lombardo in particolare le donne sono più esposte che non in altri centri urbani

 

MILANO - Il tumore del polmone, una volta appannaggio quasi esclusivo degli uomini, ora è diventato un problema importante anche per le donne. Soprattutto in alcuni ambiti: ad esempio le grandi città come Milano, dove il tasso di incidenza per il tumore a quest organo nelle donne è più alto che in tutte le altre città d'Italia. Lo rivela il Rapporto sui tumori a Milano 2007, presentato oggi e curato dalla Asl Città di Milano e da otto istituti milanesi di eccellenza sul cancro.
Il Rapporto ha analizzato 31 tumori dell'adulto e l'insieme di tutti i tumori pediatrici diagnosticati nella popolazione milanese tra il 1999 e il 2002, e ha registrato una situazione generale che si allinea a quella delle altre metropoli italiane ed europee. Tranne, però, per alcune forme di cancro che proprio a Milano si presenterebbero più frequentemente, a causa di un rischio notevolmente più alto: tra queste i tumori a trachea, bronchi e polmoni (325 casi in più l'anno, +12%), alle alte vie digestive e respiratorie (50 l'anno, +12%), e all'esofago (20 l'anno, +20%). Milano ha un triste primato anche per il melanoma cutaneo (225 casi l'anno, +25% rispetto ai registri delle altre città) e per il tumore alla prostata (800 casi, +10%).

MA LE DIAGNOSI SONO PIU' PRECOCI - «Nelle grandi città - dice Antonio Mobilia, direttore generale dell'Asl Città di Milano - agiscono fenomeni economici, sociali, ambientali e culturali che concentrano alcuni fattori di rischio e di protezione dei tumori o ne potenziano l'azione. È altrettanto vero, però, che l'offerta di prevenzione e cura dei tumori è più ricca nelle grandi città, pur se non uniformemente distribuita»: in pratica a Milano, grazie agli istituti di eccellenza, i numeri sono più alti anche perchè i tumori vengono scoperti a uno stadio sempre più precoce. «Uno dei dati più importanti derivati dal Registro di Milano - aggiunge Mobilia - è che finalmente la nostra città si è dotata di uno strumento che aiuterà gli amministratori politici a fare una corretta pianificazione sanitaria per i prossimi 10-20 anni. L'altra cosa importante, che non emerge direttamente dal Registro, è la grande capacità di collaborazione che c'è tra tutti gli otto dipartimenti oncologici milanesi, che ci ha permesso di integrare realmente le capacità di diagnosi, di terapia e di riabilitazione oncologica tra ospedale e territorio». Il Rapporto sui tumori a Milano presentato oggi è il risultato di cinque anni di lavoro, ed è stato accettato per la pubblicazione nel Rapporto sull'incidenza del cancro nei cinque continenti dell'Organizzazione mondiale della sanità. Quello di Milano va ad aggiungersi a Registri simili presenti quasi esclusivamente nelle Regioni del centro-nord, con l'eccezione delle province di Roma, Napoli, Sassari e Ragusa.


07 novembre 2007