COPIA DEL DOCUMENTO INVIATO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CIAMPI

 

LE  ATTUALI  DEFICIENZE  STRUTTURALI  DEGLI  ISTITUTI  SCOLASTICI

 

Gli  ultimi  terremoti  in  Sicilia  e  nel  Molise con il crollo delle  strutture  in cemento armato  della  Scuola  Elementare  di  San  Giuliano  hanno  riacceso  gli animi  della  cittadinanza  non solo  dei  paesi  colpiti ma  di  tutti  gli  Italiani.

Molti  sono  gli interrogativi   che  vengono  posti ad  esperti  sismologhi, vulcanologi ed  esperti  di  costruzioni  antisismiche.

La  notte  del  12  Dicembre del 1990  una scossa di terremoto del settimo grado della Scala Mercalli colpì la Sicilia  Orientale  provocando la morte di alcune persone  e causando  danni  a molte costruzioni  anche di recente  costruzione.  Il sottoscritto vide  distrutta un’ala dell’Istituto Commerciale “Insolera” di Siracusa dove insegnava.  Si disse  che era stato un miracolo che l’evento  sismico  fosse  avvenuto  durante  la notte  perché, in caso contrario, vi  sarebbe stata  una strage.  Questa, purtroppo, è avvenuta il 31 Ottobre 2002 nell’Istituto di San Giuliano in provincia di Campobasso.

La  prima “assurdità”  sta nel  fatto  che  il  territorio di San Giuliano non era considerato ZONA  SISMICA.  Tralasciando i motivi  della  precedente considerazione da parte dei sismologhi,  si può definire  grave il fatto  che  si possano costruire in Italia  edifici non  antisismici solo  perché  essi  sono  ubicati  in zone  che  “statisticamente”  non sono da ritenersi  sismiche.  Secondo il  mio parere TUTTI  GLI  EDIFICI  PUBBLICI  O  PRIVATI  dovrebbero essere   ANTISMICI. Poiché  le costruzioni  in cemento  armato  hanno, anche  gravemente,  subito  seri  danni, lo Stato  dovrebbe  intervenire  con  approfonditi  controlli  perché  spesso  si viene a  conoscenze di  cedimenti  strutturali  dovuti  spesso  a  concentrazioni  minime o massime   del cemento  presente  nei  pilastri  o  nei basamenti  delle  strutture  in cemento armato. Un’altra grave  anomalia spesso presente nelle strutture in cemento armato è la deficiente congiunzione dei ferri attraverso  fili di ferro di dimensioni irrisorie. Le strutture in ferro  dovrebbero, invece, essere saldate tra loro, come avviene nei ponti in ferro, per permettere all’intera costruzione, in caso di evento sismico, di poter oscillare senza pericolo di facile distacco  dei  pilastri  dai  basamenti. Questi tipi  di costruzioni antisismiche  sono, già  da parecchi anni, presenti  in Giappone e in altri paesi dove avvengono terremoti di alta magnitudo.

Ci  si  domanda perché  si  preferisce  costruire  sempre  utilizzando  strutture in  muratura quando nel  mercato  sono presenti anche  ottimi  prefabbricati in profilato metallico zincato con pannelli coibentati  e tetti in ferro saldati alle  pareti metalliche portanti. Queste ultime  costruzioni  sono di rapida esecuzione, non necessitano di continua manutenzione e possono  essere costruite in serie; inoltre possono essere facilmente saldati nei tetti pannelli solari utilizzabili per molteplici  fini.

Un’ultima “assurdità” è da ricercarsi nel modo in cui i nostri amministratori utilizzano i fondi  della popolazione  cercando non di costruire  Istituti Scolastici ma di preferire affittare locali indecenti, come magazzini  o edifici costruiti per altri scopi adducendo come scusa la mancanza di somme adatte per le costruzioni relative senza considerare il fatto che tali somme vengono alla fine consegnate ai privati quali pigioni di affitto per locali insicuri. Anche in questo caso lo Stato dovrebbe moltiplicare il controllo del bene pubblico e VIETARE IN MODO ASSOLUTO CHE VENGANO PRESI IN AFFITTO VECCHI LOCALI DA ADIBIRE QUALI ISTITUTI SCOLASTICI che poi crollano in presenza di una scossa tellurica, anche di non alta magnitudo, così come avvenne a Siracusa  nel  1990.

 

Il presente documento fu redatto il 4 Novembre 2002.

 

                                                           Prof.  Sampognaro  Giuseppe.