QUALCHE INAUDITA FRASE DI CALDEROLI e

IL GRAVISSIMO FATTO CHE HA PORTATO IL

MINISTRO DELL'ECONOMIA ALLE DIMISSIONI

Nel 1992 era in corso una furiosa eruzione dell'Etna la cui lava si avvicinava spaventosamente alle prime case dei paesi etnei. La scritta "FORZA ETNA" compariva nelle strade e negli stadi del Nord.

''La scritta Forza Etna? Che ci sia qualche cretino in giro - ha detto il ministro Calderoli- non e' strano, perche' le mamme dei cretini sono sempre incinte e ce ne sono al Sud e al Nord'. Forza Etna era la scritta che campeggiava nelle strade del Nord, correva l'anno 1992. Adesso il ministro , allora semplice 'legaiolo', si rimangia tutto...

Ricostruzione di Agazio Loiero, Unità 07/05/2002

...In fondo da questo humus che emerge un movimento politico come la Lega. Ricordo ancora (non per puntiglio, ma solamente perché a furia di minimizzare, per carità di patria, certi fenomeni poi costringiamo il Presidente della Repubblica a fare il mestiere dello storico, come gli è capitato da ultimo a Trieste) che il primo slogan della Lega non è «Roma ladrona». Questo è lo slogan, come dire, istituzionale che accompagna Bossi ed il suo nutrito drappello di parlamentari nella capitale nel 1992. Il primo vero slogan, anzi il manifesto della Lega degli albori, della seconda metà degli anni 80 è «Forza Etna».

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Con i terroristi non si tratta, i terroristi si eliminano. Per ogni giorno di prigionia dei nostri connazionali, 1000 islamici provenienti dai cosiddetti paesi canaglia siano sbattuti fuori e rimandati a casa.

Dal sito www.onemoreblog.org

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ROMA - Esplode il caso Calderoli. Il ministro delle Riforme, che ha annunciato che da qualche giorno sta indossando sotto la camicia una t-shirt con le vignette su Maometto che da settimane stanno infiammando numerosi paesi islamici, sta mettendo in imbarazzo il governo italiano.

E' già intervenuto il vicepremier Gianfranco Fini che ha ammonito il collega di governo: "In un momento così difficile e delicato nei rapporti tra Europa e mondo islamico tutti, a maggior ragione un ministro della Repubblica, devono attenersi a comportamenti seri e responsabili".

"Qualsivoglia atteggiamento o provocazione che possa suonare come offensiva nei confronti di qualsiasi sensibilità religiosa deve essere stigmatizzata", ha detto ancora Fini.

Infatti un campanello d'allarme importante viene in queste ore dall'Iran dove per la prima volta ci sono state proteste per il comportamento e le dichiarazioni di un ministro della Repubblica italiana.

E in Italia a Treviso i rappresentanti di uno dei paesi arabi affacciati sul Mediterraneo che erano attesi oggi, a Treviso, per un workshop sui rapporti tra l'imprenditoria veneta e le aree del Maghreb e del Mashrek, hanno revocato la propria partecipazione come segno di protesta contro Calderoli. Lo hanno detto oggi esponenti del centro estero delle Camere di commercio del Veneto, ente promotore dell'iniziativa. Il nome del paese interessato non è stato diffuso, ma tra gli invitati previsti manca la Libia.

Già ieri il ministro per le Riforme aveva rivelato in tv che Silvio Berlusconi gli avrebbe chiesto le dimissioni dopo aver saputo dell'iniziativa della t-shirt

Dal Giornale LA REPUBBLICA del 16/2/2006

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ULTIMISSIME:

La sera del 16/2/2006 il Ministro Calderoli si presenta nella trasmissione di RAI1 dal titolo DOPOTG1 e, dopo aver parlato male degli Islamici (come al solito) si sbottona la camicia e fa vedere che indossa una maglia nella quale sono state ricamate le immagini blasfeme di Maometto. L'assurdo gesto fa infuriare il conduttore(Direttore del TG1), ma Calderoli riesce a fare quanto voleva.

Per tale comportamento del Ministro ieri 17/2/2006 a Bengasi migliaia di Islamici hanno assaltato il Consolato Italiano. Nel momento che iniziavano a dar fuoco al palazzo del console è intervenuta la Polizia libica che ha sparato sui manifestanti ad altezza d'uomo. Si contano 11 morti e decine di feriti. 

Oggi 18/2/2006 tutte le forze politiche italiane, compreso l'On.Berlusconi, Presidente del Consiglio, e l'On.Fini, Vice presidente del Consiglio,  si sono scagliate contro il Ministro delle Riforme Calderoli chiedendo le sue dimissioni. Anche il Presidente della Repubblica Ciampi ha detto che si devono rispettare le idee religiose di tutti e ha detto che un Ministro non deve agire nella irresponsabilità. Il Ministro Calderoli, dopo una riunione con l'On.Bossi, Presidente della Lega, ha deciso di dimettersi ma ribadendo che, comunque, non cambierà le sue idee e continuerà a combattere per il successo delle stesse.

La paura maggiore del sottoscritto è che molto probabilmente questo irresponsabile comportamento di Calderoli creerà negli Islamici un odio sempre maggiore verso gli Occidentali e, in particolare, verso gli Italiani  con la conseguenza che aumenteranno così le azioni terroristiche anche nel nostro paese.

Prof. Sampognaro Giuseppe.

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